martedì 21 aprile 2015

QUALCHE DOMANDA AL SINDACO DI VERDERIO, ALESSANDRO ORIGO, A UN ANNO DALLA NASCITA DEL NUOVO COMUNE di Marco Bartesaghi


Alessandro Origo





È passato poco più di un anno dal 4 febbraio 2014, quando il Consiglio Regionale Lombardo, prendendo atto dei risultati dei referendum consultivi svoltisi a Verderio Inferiore e Superiore l’1 dicembre 2013, ha fuso i due comuni in un unico Verderio. 
Poco meno di un anno, invece, è trascorso da quando, dopo le elezioni amministrative del 25 maggio 2014, è stato eletto il nuovo Consiglio Comunale e il nuovo sindaco, Alessandro Origo. A lui, per un primo bilancio sul lavoro della sua amministrazione, ho sottoposto alcune domande alle quali, per iscritto, mi ha gentilmente risposto. Lo ringrazio.

Domanda (D) - Nel programma della lista con cui ti sei presentato alle elezioni comunali, “Siamo Verderio”, c’era l’obiettivo di dimostrare ai cittadini “i vantaggi gestionali ed economici e l’incremento qualitativo e quantitativo dei servizi offerti, derivanti dalla fusione dei due Comuni”. Sono passati solo alcuni mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale: è troppo presto per vedere qualcuno di questi vantaggi o pensi che qualche risultato sia già stato ottenuto?
Risposta (R) - Per quanto riguarda i miglioramenti gestionali e l’incremento qualitativo e quantitativo dei servizi offerti, sono a ribadire che sono obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere e che vengono confermati, ma la valutazione dei risultati dovrà essere fatta non sul breve termine ma sul medio-lungo termine in quanto il procedimento della fusione è complesso poiché richiede una riorganizzazione degli uffici, una riallocazione di persone, di competenze e di responsabilità, un intervento di risistemazione degli immobili, di unificazione dei sistemi gestionali ed informatici, ecc.
La fase iniziale con il Commissario prefettizio è stata quella più difficile in quanto, per la non lungimirante normativa regionale sulla fusione dei Comuni, dal 04.02.2014 il Commissario si è trovato ad operare senza avere gli elementi basici necessari al nuovo Comune per fornire i servizi (banche date unificate, codice ISTAT, fiscale, catastale, partita IVA, ecc.); tutto ciò nella fase iniziale ha creato non pochi problemi ai Cittadini. Va dato atto ai dipendenti di avere operato nel migliore modo possibile che quella situazione consentiva.
Comunque la fusione e l’aver messo assieme i 17 dipendenti ha già portato a dei miglioramenti gestionali, operativi, come: presenza continua negli uffici di professionalità equivalenti, anche in caso di assenza di qualcuno, dovuta a ferie, malattia, ecc.; diminuzione di circa 5.000 documenti protocollati nel 2014 (rispetto ai complessivi documenti protocollati negli ex 2 Comuni); minori atti amministrativi redatti (deliberazioni, determinazioni, ecc.); eliminazione degli adempimenti (previsioni consuntivi, variazioni, ecc.) conseguenti alle gestioni associate dei servizi in essere tra gli ex Comuni; ecc.
Dal punto di vista economico già ci sono stati dei vantaggi: il contributo straordinario dello Stato di Euro 257.073,25 (per 10 anni) ha consentito alcuni interventi di riduzione delle imposte - tasse comunali, seppur limitati, che ha riguardato una parte consistente della popolazione.
 

 
Con il sindaco, da sinistra, Monica Colombo, delegata alla cultura, Denise Motta, delegata allo sport, Maria Letizia Boz, assessore all'istruzione


La scelta è stata quella di unificare verso il basso le tariffe che c’erano in precedenza nei due ex Comuni. Ciò ha portato a diminuire dall’0,80 al 0,78 % l’IMU, ad allineare allo 0,30 % con esenzione a 26.000 Euro l’addizionale comunale IRPEF (in essere nell’ex Verderio Inferiore). La conseguenza è stata l’esenzione per migliaia di cittadini e solo un lieve aggravio (dallo 0,20 % allo 0,30 %) per un limitato numero di Cittadini di ex Verderio Superiore. Inoltre è stato ridotto il contributo trimestrale per il trasporto scolastico da 81 a 70 Euro.
Tutto ciò è stato reso possibile a seguito della fusione che per 5 anni ci esenta dal patto di stabilità. Se non fosse avvenuta, i due ex Comuni di Verderio sarebbero stati sottoposti al patto di stabilità che nel 2014 avrebbe obbligato ad un risparmio forzoso di circa 190.000 Euro a testa, che avrebbe comportato sicuramente un aumento delle tasse locali. Con la fusione abbiano inoltre la possibilità di fare investimenti utilizzando l’avanzo di amministrazione del 2012-2013-2014 per circa 1.498.000 Euro.
Abbiamo potuto partecipare al bando regionale “Voucher digitale – Infosecurity”, riservato ai Comuni fusi e alle Unioni di Comuni, e ci è stato assegnato un contributo di 24.369,50 € per l’acquisto di nuovi computer, server, la messa in rete dei due edifici, ecc.


D - La nascita del nuovo comune ha comportato la riorganizzazione degli uffici, in primo luogo la fusione di due gruppi di lavoratori. Diciamolo francamente: questo era un tema che preoccupava un po’ tutti prima delle elezioni. Come è andata questa fusione? Ci sono state o ci sono ancora difficoltà? Come pensate di superarle?
R - E’ un processo in fase di attuazione. Abbiamo approvato una nuova struttura organizzativa, un funzionigramma e ridefinita la pianta organica. Sono state individuate le aree delle posizioni organizzative, adottato un sistema per la graduazione e la pesatura delle posizioni organizzative. Ora si sta lavorando per la definizione di nuovi orari di apertura al pubblico degli uffici, con conseguente disciplina dell’orario di lavoro del personale dipendente, anche in relazione alla ricollocazione degli uffici che si realizzerà nei prossimi mesi.

Importante il coinvolgimento dei dipendenti comunali in questo progetto al fine di avere la massima collaborazione e un atteggiamento proattivo (1) per fare fronte alle immancabili problematiche che sorgono soprattutto nella fase iniziale di operatività del nuovo Comune.
Non nascondo l’esistenza di alcune problematiche, ma c’è la necessità di superare il transitorio disagio che il cambiamento di gestione delle risorse economiche ed umane inevitabilmente sta provocando; alla fine di questo passaggio obbligato ci attendiamo una migliore utilizzazione delle risorse umane sia a livello di personale politico che amministrativo, ed anche un vantaggio economico associato alla struttura più capace e meglio organizzata. 



Un ufficio nell'edificio dell' ex municipio di Verderio S.


D - Il secondo aspetto del problema della riorganizzazione degli uffici è quello della loro sede. Avete scelto di concentrarli tutti nell’ex municipio di Verderio Superiore, facendo i lavori necessari per adattare l’edificio alle nuove esigenze: a che punto sono questi lavori e quale spesa comportano?
R - Premesso che le due strutture comunali, comunque, rimangono sedi di erogazione di servizi,  pur se differenziati, abbiamo deciso di unificare in una unica struttura tutti gli uffici per ragioni di efficienza, economicità, operatività tra gli uffici e verso gli utenti - Cittadini.
Per gli spazi disponibili, la sede più idonea per contenere tutti gli uffici si è evidenziata quella dell’ex Comune di Verderio Superiore, che però richiede una ristrutturazione interna, un miglioramento degli impianti tecnologici e una sistemazione del cortile esterno per facilitare gli accessi.
Sono in fase di progettazione gli interventi che consistono in:
-    opere di manutenzione straordinaria degli interni e del cortile esterno, per un ammontare  di circa 205.000,00 Euro;
-    potenziamento ed estensione dell’impianto di raffrescamento (ex sede della Banca) per un ammontare di circa 60.000,00 Euro;
-    lavori di adeguamento / rifacimento impianti elettrici, cablaggio, impianto telefonico, antintrusione, videocitofono per un ammontare di circa 77.000,00 Euro,
La cifra complessiva è quindi di circa 342.000,00 Euro.
I documenti sono stati inviati alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici; dobbiamo approvare il bilancio di previsione con le risorse finanziarie necessarie; si conta di completare i lavori entro fine 2015, dopodiché seguirà la riallocazione degli uffici comunali.



La sala Consiliare di Villa Gallavresi

D - È vero che avete destinato una cifra di 350.000 euro per l’acquisto e l’adattamento di un magazzino per i mezzi e le attrezzature comunali? Qualcuno pensa che sia una spesa eccessiva. Cosa rispondi?
R - Il nuovo Comune ha necessità di spazi da adibire a magazzino / autorimessa, che consentirà anche di cessare un oneroso contratto di un box - magazzino. C’è la possibilità di acquisire un magazzino in prossimità della sede comunale, con annessa un’area di circa 400 mq. che potrà essere utilizzata dalla scuola primaria.
Nel programma triennale  delle opere pubbliche 2015-2017 abbiamo previsto una somma di 350.000 Euro per l’acquisizione e la ristrutturazione dell’immobile. La somma è solo una stima di massima in quanto il costo per l’acquisto deriverà anche dalla valutazione che farà l’Agenzia del Territorio, mentre l’importo dei lavori di ristrutturazione sarà determinato dalla progettazione conseguente all’acquisto.
Certo la spesa non è trascurabile ma la si ritiene necessaria per avere più spazi come magazzino, più giardino per la scuola primaria e risparmio di spese di locazione.

D - Si era detto che, grazie alla fusione, il nuovo Comune avrebbe avuto a disposizione ingenti risorse economiche in parte come contributi aggiuntivi dallo Stato, e in parte grazie alla sospensione del patto di stabilità. Sono arrivati questi soldi? Quanti sono? Come intendete spenderli?
R - Come già detto, a partire dall’anno 2014 ci sono stati erogati Euro 257.073,25 come contributo per l’avvenuta fusione e sono già previsti per l’anno 2015 (e per i successivi 8 anni).
Non sono stati destinati per un unico e specifico scopo ma nel loro insieme hanno consentito di finanziare varie spese e non aumentare le tasse / imposte locali, nonostante il taglio dei trasferimenti statali che hanno interessato tutti i Comuni, compreso Verderio. Anzi, come già detto, hanno consentito una diminuzione di alcune imposte / addizionali / contributi.


Il magazzino, contiguo al palazzo municipale, che l'amministrazione comunale intende acquistare
  D - Qualcuno, dopo aver letto il piano triennale delle opere pubbliche (2) che avete approvato, pensa che siate troppo “prudenti”e che rischiate di non avvalervi dei vantaggi economici ottenuti grazie alla fusione. Cosa ne pensi?
R - Il programma triennale delle opere pubbliche 2015-2017 è stato approvato dalla Giunta comunale in data 09 dicembre 2014 sulla base delle risorse in quel momento certe e disponibili (pari a 1.071.600 Euro) che sono sostanzialmente determinate dalla quota dell’avanzo di amministrazione disponibile e che possiamo utilizzare in quanto fino al 31.12.2018 non siamo soggetti ai vincoli del patto di stabilità. Questo piano potrà essere aggiornato nella fase, in corso, di predisposizione del bilancio di previsione 2015. Sono risorse da impiegare per investimenti, in conto capitale, e non per spese correnti (se non in fase di assestamento del bilancio a novembre, in via straordinaria e a fronte di rilevanti difficoltà economiche), a cui bisogna fare fronte con le entrate correnti, tra cui il contributo per la fusione, che però deve fare fronte anche agli ulteriori tagli dei trasferimenti statali previsti dalla legge di stabilità anno 2015.
Di fatto ci stiamo avvalendo dei vantaggi economici derivati dalla fusione sia in termini di entrate, di spese in conto capitale, e di non aumento di imposte (finché ciò sarà possibile dato che per il 2015 ci sono già delle criticità da affrontare a seguito di ulteriori tagli dei trasferimenti agli Enti locali).

D - La tua amministrazione si è insediata a maggio 2014, siamo a aprile 2015. Non sono ancora nate le consulte, che possono essere uno strumento di partecipazione alla vita del Comune, e che esistevano nei due Comuni sciolti. Pensate di istituirle? Se sì, come mai non ci sono ancora?
R. Con deliberazione del Commissario Prefettizio n. 2 del 18.02.2014 è stato approvato lo Statuto comunale del nuovo Comune di Verderio, che non prevede l’istituzione delle Consulte.
Con deliberazione del Consiglio comunale n. 27 del 19.09.2014, è stata istituita una Commissione consiliare per la revisione dello Statuto comunale e del Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale, che da alcuni mesi sta lavorando. Nel nuovo Statuto verrà prevista l’istituzione delle Consulte, ma occorrerà aspettare l’approvazione e la pubblicazione del nuovo Statuto e la successiva deliberazione del Consiglio comunale per la nomina dei componenti delle varie Consulte.


D - Un altro impegno dovuto alla fusione è quello di unificare i regolamenti. A che punto è questa operazione?
R - I regolamenti da unificare sono numerosi e non possono essere fatti contestualmente e in breve tempo. Evidenzio che la legge 07.04.2014 n. 56 prevede che “tutti gli atti normativi, i piani, i regolamenti, gli strumenti urbanistici e i bilanci dei Comuni oggetto della fusione vigenti alla data di estinzione dei Comuni restano in vigore, con riferimento agli ambiti territoriali e alla relativa popolazione dei Comuni che li hanno  approvati, fino alla data di entrata in vigore dei corrispondenti atti del Commissario o degli organi del nuovo Comune”.
Visti i tanti impegni a cui fare fronte, la nostra scelta è stata quella di procedere, in relazione alle prioritarie esigenze che si evidenziano di volta in volta, ad approvare o un nuovo regolamento o a confermare il regolamento più adeguato ed aggiornato in essere in uno dei due ex Comuni.


D - Recentemente una minoranza vi ha contestato il fatto che nei due cimiteri i prezzi sono diversi, e ha ironizzato sul fatto che neanche per le sepolture la fusione si è veramente realizzata. Cosa gli hai risposto?
R - Con deliberazione del Consiglio comunale n. 43 del 19.12.2014 è stato approvato il nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria, che consta di 100 articoli, di cui 93 riguardano entrambi i cimiteri, mentre gli altri 7 articoli presentano ancora delle differenziazioni riguardanti la tumulazione (art. 45 - tipi e durata delle concessioni, art. 46 - atto di concessione, art. 47 - pagamento della concessione), le norme per la concessione di tombe individuali (art. 61), le norme per la concessione di colombari (art. 64), le norme per nicchie ossari (art. 69), le norme per cellette cinerarie (art. 70). Al momento non abbiamo modificato la durata e il costo delle concessioni perché c’erano consistenti differenze tra i due cimiteri derivanti anche dalla diversa entità degli investimenti fatti dai due comuni, con conseguenti oneri di ammortamento, pagamento mutui, ecc. L'unificazione al valore più alto del canone e della durata delle concessioni avrebbe comportato un sensibile aumento del canone di concessione per un cimitero, mentre la parificazione al valore più basso avrebbe comportato problemi di bilancio. Nel tempo, con i nuovi investimenti che necessitano, si arriverà anche alla parificazione della durata delle concessioni e dell’importo del canone. Abbiamo invece già unificato i costi e le modalità dei servizi.
Per quanto riguarda la critica mossa dal gruppo di minoranza in Consiglio comunale, circa la non unificazione anche di quei 7 articoli, penso che oramai per la minoranza tutto diventi un pretesto per polemizzare sulla fusione e denunciare implicitamente di incapacità gestionale gli Amministratori. Nello specifico dovrebbero andare a valutare la situazione in quei Comuni ove sono presenti più cimiteri e riscontrerebbero che, anche se non sono Comuni derivanti da fusione, sono operativi costi diversificati tra i vari cimiteri.

 
I due cimiteri di Verderio

 



D - Sono invece state unificate le tasse comunali: qui qualcuno contesta il fatto che siano stati solo gli abitanti ex Verderio Superiore ad averne tratto vantaggio …
R - Abbiamo fatto la scelta di unificare le imposte / tasse comunali / contributi per servizi comunali al livello più basso vigente in uno dei due Comuni (ex Verderio Inferiore), perché il bilancio anno 2014 ci consentiva questa soluzione, nonostante i tagli dei trasferimenti statali rispetto al 2013, compensati con il contributo per la fusione. Cosa avremmo dovuto fare? Aumentare le tasse per i residenti dell’ex Comune di Verderio Inferiore per parificarle a quelle dell’ex Comune di Verderio Superiore?
La cosa importante che i Cittadini devono sapere è che senza la fusione e con il patto di stabilità che sarebbe stato vigente nei due Comuni di Verderio, le Amministrazioni comunali avrebbero dovuto aumentare le tasse e spendere in minima parte l’avanzo di amministrazione per finanziare investimenti; in altri termini, senza la fusione i Cittadini di Verderio Inferiore e Verderio Superiore avrebbero pagato più imposte / tasse comunali, come è successo in alcuni Comuni viciniori.



D - Sussistono ancora due PGT (Piano di Governo del Territorio): quali problemi comporta questa situazione? Come e con quali tempi si intende superarla?
R -  Ribadito che la legge 07.04.2014 n. 56 prevede che gli strumenti urbanistici dei Comuni oggetto della fusione vigenti alla data di estinzione dei Comuni restano in vigore, con riferimento agli ambiti territoriali e alla relativa popolazione dei Comuni che li hanno  approvati, fino alla data di entrata in vigore dei corrispondenti atti del Commissario o degli organi del nuovo Comune, abbiamo maturato la decisione di procedere alla redazione di un Piano di Governo del Territorio (PGT) unico, che faccia comunque tesoro di quanto elaborato nei due attualmente in vigore, approvati circa 3 anni fa. Evidenzio che la Legge Regionale n. 12/2005 prevede comunque una durata quinquennale dei PGT.
Nel bilancio di previsione che stiamo predisponendo metteremo le risorse necessarie per gli incarichi professionali da affidare. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, visti gli adempimenti e le procedure, ci si propone di realizzarlo entro circa 2 anni.

 
"Il muretto di Verderio", che interrompe le vie De Gasperi e Prati


D - Dopo la caduta del muro di Berlino tutte le strade di quella città, interrotte da decenni, sono state aperte. A Verderio c’è ancora una strada (via dei Prati dell’ex Verderio Superiore e via De Gasperi dell’ex Verderio Inferiore) interrotta a metà da panettoni di cemento. Qualcuno dice che ora questa situazione non ha più senso, secondo me era assurda anche prima.
Cadrà questo muro?
R - Contestualmente alla redazione del nuovo PRG si dovrà elaborare il nuovo e unico Piano Urbano del Traffico (PUT), che dovrà studiare, valutare e ridefinire la viabilità del Comune di Verderio. In questo ambito, verrà valutata anche la funzione viabilistica da affidare a via dei Prati e a via De Gasperi, tenendo conto che essendoci ora un unico Comune la situazione deve essere rivista.


D - Si farà mai, secondo te, la circonvallazione a nord dell’abitato, che dovrebbe alleggerire il traffico di via per Cornate, via Principale e via Sernovella?
R - Rammento che oltre alla circonvallazione a nord dell’abitato dell’ex Comune di Verderio Superiore, nel PGT dell’ex Comune di Verderio Inferiore è prevista una circonvallazione a est dell’abitato in alternativa al passaggio di automezzi in viale di Municipi, via dei Tre Re e via Roma e una circonvallazione a sud in alternativa a via Piave, ove fare transitare il traffico pesante e quello diretto verso i Comuni di Sulbiate e Aicurzio.
I Piani dei Servizi degli attuali PGT non prevedono risorse sufficienti per realizzare queste circonvallazioni.
La circonvallazione a nord è stata oggetto di analisi, rilievi, studi di fattibilità, in particolare con la Provincia di Lecco, in un quadro complessivo della viabilità (compreso il passaggio a livello della Sernovella) che ha visto coinvolti anche i Comuni di Paderno d’Adda e Robbiate.
La critica situazione finanziaria della Provincia di Lecco (come di tutte le Province) e il possibile superamento delle attuali Province con la costituzione di Enti di area vasta determina una incertezza assoluta sulla realizzabilità dell’opera, tenuto conto che da solo il Comune di Verderio non ha le risorse finanziarie per realizzarla. Sarà nostra cura prestare la massima attenzione a tutte le opportunità di finanziamento che si dovessero presentare nei prossimi mesi / anni.




L'area  di Verderio che dovrebbe ahimè (scusate, mi è scappato) essere attraversata dalla "tangenzialina" nord

D - Restando in tema di Provincia, che cosa è veramente cambiato con la riforma che ha cancellato i Consigli provinciali eletti dai cittadini?
R -  Oggi le Province stanno vivendo un momento molto complesso e difficile sia dal punto di visto organizzativo che di competenze da gestire, ma soprattutto dal punto di vista economico-finanziario e con la questione del trasferimenti di una parte del personale ad altri Enti.
Con la legge 07.04.2014 n. 56 (la cosiddetta “Legge Del Rio”) si è voluto forzare il cambiamento in attesa della riforma costituzionale che vedrà la soppressione delle Province e, dove non ci saranno le aree metropolitane, l’istituzione di nuovi Enti di area vasta, di secondo livello, che comprenderanno territori più ampi delle attuali Province, che gestiranno funzioni / servizi / attività delegate dai Comuni (sul modello dei dipartimenti francesi).
Oggi il problema principale non è  il fatto che il Presidente e i 12 Consiglieri della Provincia siano stati eletti dai consiglieri comunali e non dai Cittadini, ma la necessità di definire con la Regione quali funzioni rimangono in capo alla Provincia e soprattutto quante risorse vengono messe a disposizione delle Province per gestire oggi il trasporto locale, le scuole secondarie di primo grado, le politiche occupazionali, la viabilità, la manutenzione delle strade provinciali, le politiche ambientali, ecc.
Ma in gioco ci sono altri cambiamenti tesi a ridurre o a spostare / riorganizzare la presenza sul territorio della provincia di alcuni Enti (Prefettura, Camera di Commercio, Ragioneria dello Stato, ecc.). A livello Lombardia sono inoltre in itinere riforme che vedranno la riorganizzazione delle Azienda Sanitarie Locali (ASL) e delle Aziende Ospedaliere (AO) con funzioni e ambiti più grandi delle attuali Province.  

D - Il capannone della ditta ISAM occupa un’area importante sul viale dei Municipi, l’asse che unisce i due nuclei storici di Verderio. Se non sbaglio, quell’area è destinata a edilizia residenziale. Qualcuno pensa che, con l’intervento del Comune, potrebbe diventare una zona di servizi per la collettività e ospitare anche spazi per iniziative imprenditoriali giovanili. È un’ipotesi in campo?
R - Certamente quest’area è situata in una posizione strategica rispetto ai nuclei storici degli ex Comuni e quindi riveste una funzione importante per l’insediamento di strutture che possono erogare servizi alla collettività. Il Piano di Governo del Territorio dell’ex Comune di Verderio Superiore consente una edificazione di tipo residenziale, commerciale e uffici. Visto che si sta programmando la realizzazione di un unico Piano di Governo del Territorio, l’Amministrazione comunale è disponibile a valutare proposte di operatori che  prevedono anche la realizzazione di strutture per l’erogazione di servizi alla collettività, parcheggi, ecc.
Una cosa deve essere chiara: l’Amministrazione comunale può condividere e facilitare la realizzazione di strutture al servizio della collettività ma sicuramente non può essere il soggetto acquisitore dell’area e realizzatore delle opere in quanto mancano le risorse finanziarie per farlo se non aumentando le imposte ai Cittadini, tramite la cosiddetta tassa di scopo.



Lo stabilimento ex - ISAM in viale dei Municipi


D - A Verderio continuano ad esistere due gruppi di Protezione Civile: siamo così in pericolo?
R - Prima della fusione esisteva il Gruppo comunale di Protezione Civile di Verderio Superiore mentre l’ex Comune di Verderio Inferiore aveva sottoscritto una convenzione con i Comuni di Calco, Brivio e Imbersago per la gestione associata della funzione “Attività di pianificazione di Protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi”, che era obbligatoria per legge per i Comuni inferiori ai 5.000 abitanti, con scadenza 30.06.2018.
Dopo la fusione si è proceduto ad un ulteriore potenziamento della rete di servizio mediante la ricostituzione del Gruppo comunale di Protezione Civile di Verderio e il mantenimento della convenzione con i Comuni di Brivio, Calco e Imbersago e l’Associazione Volontari di Protezione Civile Imbersago Onlus in modo da avere un sistema integrato di protezione che serva a fronteggiare eventuali calamità naturali (incendi, forti eventi pluviometrici, ecc.), a monitorare e tenere sotto controllo il territorio.
Il fatto che sul territorio di Verderio operino sia un Gruppo comunale che una Associazione di  Volontariato di Protezione civile non sta a significare che qui ci sono più pericoli rispetto ad altri Comuni, ma che vi è la meritoria disponibilità di persone che mettono a disposizione le loro capacità professionali e il loro tempo per partecipare a corsi di formazione per prepararsi ad intervenire in casi di emergenza, pur con la consapevolezza dei propri limiti, in casi di grave calamità, a cui dovranno fare fronte gli Enti e le Organizzazioni a livello provinciale, regionale e nazionale.
Nel frattempo i Volontari della Protezione civile partecipano a momenti di formazione, ad esercitazioni a livello sovracomunale, intervengono in altri territori in caso di calamità nazionale, fanno il monitoraggio del territorio comunale, effettuano interventi di manutenzione su rogge, attività di supporto alla Polizia Locale in caso di eventi / manifestazioni, ecc.
La Protezione civile non va considerata alla stregua dell’acquisto di un bene e/o di un servizio di cui valutare il costo e se ne vale la pena. E’ un investimento che si fa sulla nostra sicurezza, per avere una struttura adeguata in caso di necessità. Paradossalmente è auspicabile un costo senza una corrispettiva prestazione in quanto ciò significherebbe che non ci sono state reali emergenze né calamità.
Sono costi che si affrontano per mantenere una struttura di pronto intervento, che ha la necessità di un luogo dove collocare attrezzature, automezzi, l’assicurazione per i Volontari e per gli automezzi, ecc.
Il mantenimento dell’attuale situazione vuol essere anche una valorizzazione del volontariato, per cui ritengo inopportuno fare una “spending review” (revisione della spesa) su questo servizio, che tra l’altro ha oggi un costo sostanzialmente pari alla sommatoria dei costi sostenuti dai due ex Comuni.
Casomai c‘è l’impegno affinché ci siano altri volontari disponibili e  per creare le condizioni per una maggiore collaborazione, integrazione operativa tra i vari Gruppi e Associazione di Volontariato di Protezione Civile.

 

La biblioteca di Verderio

D - Nel programma di “Siamo Verderio” c’è scritto che il vero fulcro della vita culturale del paese sarà la biblioteca comunale, che dovrà essere potenziata nelle sue funzioni fondamentali e ampliata, inglobando spazi liberati dal nuovo assetto di Villa Gallavresi. Ci state lavorando o almeno pensando?
R - Confermo quanto scritto nel programma elettorale. Nel programma triennale delle opere pubbliche  abbiamo previsto un intervento su Villa Gallavresi  nell’anno 2016 con un costo, solamente indicativo, di 101.000,00 Euro; abbiamo previsto l’intervento nel 2016 in quanto:
-    nel 2015 sono già diversi i lavori e le opere programmate e da realizzare;
-    è necessario effettuare e ultimare i lavori (entro fine 2015) presso l’edificio di viale dei Municipi n. 2  per trasferirvi l’Ufficio Tributi che ora è operativo in Villa Gallavresi;
-    durante l’anno 2015 si dovranno fare gli approfondimenti e definire l’utilizzo degli spazi che si renderanno liberi in Villa Gallavresi.



D - Bruno Mapelli, ex sindaco di Verderio Inferiore, in un’intervista mi ha detto: “se io fossi sindaco e qualcuno venisse a dirmi “costruisco una moschea”, lo lascerei fare”.Tu cosa faresti?
R - La Costituzione italiana garantisce la libertà di culto e ogni religione; in base all’articolo 8 della Costituzione c’è un principio di uguaglianza delle confessioni religiose, per cui, se ne hanno la necessità, hanno diritto ad avere un luogo di culto, nel rispetto, ovviamente, delle normative e degli standard urbanistici previsti nel Piano di Governo del Territorio.
Se un rappresentante di una confessione religiosa presentasse un progetto rispettoso delle norme urbanistiche di riferimento, al Comune non rimarrebbe che rilasciare un parere positivo e la conseguente autorizzazione.
Non condivido alcuni punti della nuova legge della Regione Lombardia, approvata dal Consiglio regionale il 27 gennaio 2015 “Principi per la pianificazione delle attrezzature per i servizi religiosi”, che rende particolarmente difficoltosa l’apertura di luoghi di culto per le confessioni religiose diverse dalla cattolica; il Governo l’ha impugnata di fronte alla Corte Costituzionale e ora si è in attesa del pronunciamento della Corte.

D - In via Leonardo da Vinci, località ex Verderio Superiore, un cartello recita: “Su tutta l’area industriale è vietata la sosta ai nomadi”. Io lo toglierei, e tu?
R - La questione dei nomadi è molto complessa e variegata; comprende italiani, comunitari ed extra comunitari. Ognuno ha diritto di vivere la sua vita nel modo che ritiene più adeguato alla sua cultura, alle sue tradizioni familiari e popolari, ma però nel rispetto di tutte le norme e le regole vigenti in un determinato paese. Si dovrebbero prevedere a livello sovra comunale delle aree di sosta, attrezzate  con servizi igienico-sanitari, con utenze, a pagamento. Siccome nella citata località non vi sono tali condizioni, io sono per mantenere tale divieto.

NOTE
(1)    Atteggiamento proattivo: la capacità di prevenire e anticipare i problemi e i bisogni futuri e, più in generale, l'abilità nel gestire i cambiamenti (Wikizionario)

(2) Se vuoi leggere la delibera del piano triennale vai al seguente indirizzo:
http://www.comune.verderio.lc.it/verderio/de/at_p_delib_dettag.php?x=&ATPRSER=375&pag=3&ATPRTIP=&ATPRNUD=&anno_delibere=&delibera_dal=&delibera_al=&ATPRGDE=&ATPRCAS=&ATPRCUF=


Marco Bartesaghi

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