giovedì 28 giugno 2012

CAPPELLA DEDICATA A "ROSA MYSTICA" A VERDERIO SUPERIORE IN VIA SANT AMBROGIO di Marta Cattazzo

LOCALITA' : Verderio Superiore
UBICAZIONE : via Sant Ambrogio
ICONOGRAFIA : Rosa Mystica
COLLOCAZIONE : su un muro prospiciente un edificio
lungo la strada, da terra cm. 138
DIMENSIONI : cm. 85 x 165
PROPRIETA' : le famiglie dell'abitato confinante





Immagine originale (foto 2002)







Immagine originale (foto 2002)

1 - P. Batoni Madonna con Bambino, immaginetta con preghiera sul retro

2 - R. Papaldo, Rosa Mystica, particolare, Verderio Superiore

Particolare (foto 2002)

DESCRIZIONE
Questa pittura eseguita su ceramica è una tecnica particolare e soprattutto molto resistente nel
tempo agli agenti atmosferici, poiché non è a diretto contatto con la superficie murale, dalla
quale può assorbirne l'umidità; inoltre la pittura su ceramica, venendo cotta nei forni, rimane
inalterata nel tempo.
Si tratta dunque di un'opera eseguita da un artista professionista, considerando la finezza della
pittura oltre al livello di committenza, una ricca famiglia proprietaria della maggior parte del
territorio di Verderio. 
L'immagine scelta ha come soggetto Maria quale Rosa Mystica, ovvero Rosa tra le rose, e
come tale sembra sbocciare nella sua delicata bellezza tra la corona e insieme aureola di fiori
che la indica quale regina. Come si può osservare dal confronto, la figura della Madonna è
una chiara citazione di un dipinto di Pompeo Girolamo Batoni (1708-1787), pittore originario
di Lucca che si formò osservando le pitture di Raffaello e aderendo in parte al neoclassicismo,
osservabile impronta nella compostezza di questa immagine. La tela di Batoni era infatti
riportata su un'immaginetta (fig. 1), gentilmente concessami dalla signora Delia Zambelli, in
cui è visibile un particolare delle figure.
Colpisce la sorprendente precisione con cui l'autore Papaldo l'ha riprodotta, negli sguardi
di tenerezza tra Madre e Figlio, in un'iconografia di autentica Vergine Eléousa. Ha riportato
fedelmente perfino le pieghe del manto e l'abito, inoltre la mela in mano al Bambino, simbolo
del verso: “frutto del tuo seno Gesù”. A differenza dell'originale ha inserito la corona di rose.

Visione d'insieme dalla strada (foto 2002)
DATI STORICI INERENTI
La costruzione di questa edicola sacra fu l'adempimento di una Grazia Ricevuta da parte diuna partoriente della famiglia Gnecchi, la quale si è salvata da un parto gemellare con cui stava rischiando la vita. Scelse lei stessa il luogo preciso dove far erigere la santella, così come il soggetto e la tecnica di esecuzione.
Il muro sul quale è collocata segnava un tempo il confine di proprietà Gnecchi, poiché limitava l'attuale Parco di Nettuno, un tempo giardino privato della ricca famiglia.
Testimonianza della signora Attilia Pirovano: “La devozione popolare davanti a questa immagine fu molto viva fino agli anni '50-'60, dopo di che andò spegnendosi a causa dell?intenso traffico lungo la strada adiacente”.

Marta Cattazzo

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