domenica 11 ottobre 2009

LAGHETTO DI S. ROCCO: MANUALE DI CURA classi 3a A e 3a B, Scuola Primaria Potenziata di Sartirana, a.s. 2008 - '09 - prima parte



Il mio coinvolgimento nel progetto è stato presumibilmente utile ma abbastanza marginale, rispetto al grande lavoro fatto dalle insegnanti e dagli alunni della terza classe della scuola elementare di Sartirana.
Avendo già da tempo effettuato delle ricerche sulla zona , con particolare attenzione alla Roggia Annoni , al lago di Sartirana e ai relativi diritti d'acqua, su segnalazione di un ex assessore del comune di Merate, vengo contattato dalle insegnanti della terza elementare di Sartirana per accompagnarle in una uscita sul territorio alla conoscenza del laghetto di San Rocco.
Il mio ruolo è stato quello di trasmettere delle informazioni ai ragazzi e aiutarli ad identificare i resti ancora visibili dei manufatti: canali, sorgenti e altro, che servivano per regolare l'utilizzo di quella che un tempo era una risorsa notevole per il territorio, cioè l'acqua.
Di come veniva cercata, come veniva incanalata, regolamenta e utilizzata in modo oculato e rispettoso della sua utilità di elemento importante e indispensabile per la vita quotidiana di uomini e animali.
La passeggiata finiva dopo un paio d'ore con la descrizioni delle secolari vicissitudini del laghetto di San Rocco, ritenuto dalle insegnanti e dai ragazzi di notevole interesse ambientale e paesaggistico.
Tutto il resto: lo studio e l'elaborazione del progetto di ripristino e valorizzazione dello specchio d'acqua è frutto della volontà e della capacità delle insegnanti e degli scolari delle terze elementari di Sartirana, che ringrazio dell'opportunità che mi hanno dato di far conoscere un pezzo di storia del territorio a coloro che nel futuro avranno l'onore e l'onere di salvaguardarlo.

26 settembre 2009
Anselmo Brambilla


Clicca sulla pagina per ingrandirla

pag. 1


pag. 2


pag. 3


pag. 4


pag. 5



Ringrazio gli insegnanti della scuola di Sartirana che hanno permesso di pubblicare sul blog il lavoro dei loro alunni. Marco Bartesaghi

Nessun commento:

Posta un commento